La parola yoga deriva dalla radice sanscrita yug che significa unire, legare insieme, aggiogare, unione e comunione. Lo yoga è una scienza sacra che con tutte le sue svariate tecniche crea un ponte di consapevolezza tra il corpo e lo Spirito. Questa scienza dell’ “unione degli opposti” è un metodo per ottenere equilibrio tra il “dentro” e il “fuori”, acquisire una nuova coscienza del corpo come strumento capace di funzionare molto al di là dei limiti stabiliti dalle nostre abituali credenze e dai nostri atteggiamenti correnti.
Questo superamento delle varie polarità permette di raggiungere uno stato di equilibrio e di trascendere la nostra visione limitata. Disgraziatamente, in occidente, lo yoga, in tutte le sue forme, è stato confuso dal grande pubblico con le religioni e i culti orientali. Lo yoga non è una religione, anche se molte religioni, compresa quella cristiana, ne adottano la pratica per aiutare i propri fedeli. Lo yoga è una scienza umana, un insieme di tecniche, che prende in considerazione i dolori fisici, la postura scorretta, la respirazione sbagliata, il modo errato di camminare, etc.. e insegna una maggiore consapevolezza del corpo nella sua totalità, senza separarlo dalla mente e dall’influenza dei sensi.
Lo yoga ha molte ramificazioni, come un albero maestoso. La prima domanda che mi viene rivolta da chi intende frequentare il corso è sempre la stessa: “che tipo di yoga insegna?” Premetto, e lo scrivo con estrema tenerezza (forzando il mio senso di riservatezza), che proprio in questa palestra ho iniziato tanti anni fa (avevo 14 anni) il mio percorso per apprendere i primi rudimenti dello yoga. Ho avuto due ottimi insegnanti, Giorgio Astolfi e Amira Geppetti, i quali, a 18 anni, mi hanno “affidato” il corso principianti. Da allora la mia vita è sempre stata scandita da studio e pratica quotidiana. Ho incontrato altri maestri, ogni volta che ero pronta a salire un gradino in più. Dal 2000 seguo con estrema gratitudine e amore il Maestro Mario Attombri.
Tornando alla domanda sul “tipo di yoga” che insegno, rispondo che, data la complessità dell’essere umano è bene praticare, conoscere e sperimentare più “rami” dello yoga, in una giusta combinazione, per diventare esseri armoniosi e luminosi… ci vuole tempo, pazienza, volontà e umiltà.
Nei miei corsi impariamo e sperimentiamo tecniche di:
Kundalini yoga risveglia l’energia cosmica individuale latente, che dorme acciambellata come un serpente alla base del corpo sottile.
Pranayama mira a sviluppare il controllo cosciente e consapevole del respiro e dei suoi ritmi; comprende esercizi respiratori che possono essere abbinati ai mantra, poiché, come il suono, anche il respiro influisce in modo determinante e pacificante su mente, pensiero, emozioni e stati d’animo.
Mantra yoga dal sanscrito Mantram, si basa sulla ripetizione del sacro suono o “nome divino”. Se la mente è concentrata su qualcosa di più elevato, come per esempio su un mantra mentre si pratica un asana, il corpo ne trarrà un maggiore beneficio.
Hatha Yoga (da Ha Sole e Tha Luna) è lo yoga dello sforzo fisico, che prepara il corpo a divenire tempio vivente dello Spirito. Questo yoga ci aiuta a ritrovare il benessere psicofisico per conservare il corpo il più possibile forte e sano. Comprende le asana, cioè posizioni del corpo, incluse quelle meditative che favoriscono la concentrazione e la meditazione, abbinate alla respirazione ritmica, ai mantra e ai mudra per le purificazioni.
Non ci sono limiti di età: iniziare dai propri limiti è un ottimo punto di partenza!
Si consigliano buon umore, semplicità, entusiasmo e voglia di “fare”.